Alcune domande frequenti
1 - Se imparo a memoria delle cose inutili, il mio
cervello avrà meno spazio per immagazzinare in futuro quello che
mi servirà di più?
No, al contrario cominciando ad utilizzarla, la memoria
si potenzia proprio come un atleta trae vantaggio dagli allenamenti: non
è che se corre oggi, domani potrà correre di meno! E' anzi
un modo per mantenere giovane il cervello.
2 - In quali campi sono efficaci le memotecniche?
Io le trovo stupefacenti laddove si devono memorizzare
dati numerici, numeri telefonici inclusi. Ottime per i dati strutturati
(elenchi, tabelle, alberi..). Meno utili per le poesie. Il calendario lo
potete guardare il primo gennaio e poi buttare via. E' strano, ma nel giocare
a carte non le ho trovate particolarmente utili.
3 - E per la musica?
Secondo me, l'unico caso in cui può avere senso
applicare le memotecniche in campo musicale è nella successione
degli accordi delle canzonette, quando sono particolarmente complesse.
Non conosco conversioni efficienti, ma si potrebbe fare qualche tentativo. Se
invece ci si limita al riconoscimento di brani musicali già noti, allora può
interessarvi dare un'occhiata a memomusica .
4 - Servono per la lista della spesa?
Per memorizzare un insieme di dati, essi vanno preparati.
La preparazione può richiedere qualche minuto (ovviamente più
si è esperti, meno si impiega). Vale la pena spendere questo tempo
per la lista della spesa se
a) non si hanno foglietti a portata di mano oppure
b) si vuole mettere alla prova le proprie capacità.
Io di solito mi porto il foglietto.
5 - Cosa vuol dire PREPARAZIONE dei dati da memorizzare?
Supponete che un bambino non sappia leggere e che veda
le lettere C e D. "Preparare" è un po' come disegnargli una ciliegia
di fianco alla C e un dado di fianco alla D. La preparazione è la
fase più importante della memorizzazione. Se è fatta bene,
la memorizzazione sarà veloce e, molto più importante, permanente
e priva di incertezze. È colui che vuole memorizzare che deve provvedere
alla preparazione, e all'inizio, ovviamente, gli costerà un po'
di fatica. Se è pigro o non particolarmente motivato, riterrà
che sia più facile non applicare nessuna tecnica e fare come ha
sempre fatto... che ragionamento, anche usare il mouse all'inizio è
difficile, ma poi quali soddisfazioni! Comunque, per cercare di farvi appassionare,
fornirò degli esempi già preparati, pronti per la memorizzazione,
il più possibile completi, vari e significativi. Spero comunque
che con il tempo diventiate autonomi.
6 - Ma allora la preparazione di una persona può
servire a molte persone?
SÌ! E' proprio questo il bello! Ed è, forse,
anche il motivo per cui io tengo particolarmente a propagandare queste
tecniche: io ho impiegato tempo e un po' di fatica per preparare gli esempi
di questa dispensa. Ma se ogni lettore preparasse un solo esempio e me
lo comunicasse, io moltiplicherei il mio capitale molto in fretta.
7 - Una volta memorizzato un insieme di dati, non
lo si scorda più?
Dipende dalla complessità dell'insieme, dall'efficacia
della preparazione, dal modo con cui si è studiato e da altri fattori,
ovviamente. Comunque a me, per la tavola di Mendeleev, basta un ripasso
ogni 2-3 mesi; ogni volta il ripasso è più veloce del precedente.
Adesso sono sui 15 minuti.
8 - Ma ricordare non è tutto: bisogna saper
ragionare.
Sfondate una porta aperta.
9 - Perché memotecniche al plurale?
Ci sono diverse tecniche, io vi presenterò le
principali. L'acrostico è forse l'unica abbastanza nota,
ma non è molto potente. Lo schedario consiste nel ricordare
permenentemente una lista oppure una tabella di immagini; quando si vuole
memorizzare una lista o una tabella di dati, si associa ogni dato all'immagine
corrispondente. L'associazione di due o più dati deve soddisfare
certi requisiti per essere facilmente richiamabile alla mente. E' la tecnica
base e deve essere conosciuta molto bene. La conversione: un' idea
da premio Nobel!!! E' più facile ricordare una parola che un numero,
quindi trasformiamo i numeri da memorizzare in parole e le associamo tra
loro. Serve anche per memorizzare liste di nomi, quindi deve essere ben
padroneggiata anche da chi prevede di non dover memorizzare dati matematici.
10 - Perché è la prima volta che sentiamo
parlare di questo metodo, se è così potente? Perché
nei libri di testo, a fianco dei dati da imparare a memoria non ci sono
i suggerimenti memotecnici? Perché in generale si parla con sufficienza,
se non con diffidenza di questi argomenti?
Non lo so.
11 - Cominciamo?
Volentieri.
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