La sesta ora

Il gioco degli incipit


Come si erano incontrati? Per caso, come tutti quanti. Come si chiamavano? E che ve ne importa? Di dove venivano? Dal luogo più vicino. Dove andavano? Ma c’è qualcuno che sa dove va? Che cosa dicevano? Il padrone non diceva niente; e Jacques diceva che il suo capitano diceva che quanto ci accade di bene e di male quaggiù stava scritto lassù...


Alice cominciava a sentirsi stanca di star seduta vicino alla sorella sulla riva del fiume, senza aver niente da fare; una volta o due aveva provato a sbirciare il libro che la sorella leggeva, ma non c'erano figure né dialoghi, "e a che serve un libro", aveva pensato Alice...


Pubblicando queste lettere, io tento di erigere un monumento alla virtù sconosciuta; e di consecrare alla memoria del solo amico mio quelle lagrime, che ora mi si vieta di spargere su la sua sepoltura. E tu, o Lettore, se uno non sei di coloro che esigono dagli altri quell'eroismo...


In nessun posto si fermava tanta gente come davanti alla bottega di quadri dello Scukin Dvor. Questa bottega costituiva infatti la più eterogenea collezione di cose strane e rare: i quadri per la maggior parte erano dipinti a olio, ricoperti da una vernice verde cupo, montati in cornici pretenziose color...


Siamo a riposo, nove chilometri dietro il fronte. Ci hanno dato il cambio ieri; oggi abbiamo la pancia piena di fagioli bianchi con carne di manzo, e siamo sazi e soddisfatti. Anche per la sera ciascuno ha potuto prenderne una gavetta piena; inoltre, doppia porzione di salsiccia e di pane...


Nella mia casa paterna, quand'ero ragazzina, a tavola, se io o i miei fratelli rovesciavamo il bicchiere sulla tovaglia, o lasciavamo cadere un coltello, la voce di mio padre tuonava: "Non fate malagrazie!". Se inzuppavamo il pane nella salsa, gridava: "Non leccate i piatti! Non fate sbrodeghezzi! Non fate...


I Bottoms presero il posto di Hell Row. Hell Row, un ammasso di casupole con il tetto di paglia e i muri rigonfiati, si stendeva sulla sponda del ruscello, in Greenhill Lane. Era abitato dai minatori che lavoravano nei pozzi piccoli, due campi più in là. Il ruscello scorreva sotto...


C'era una volta...-Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d'inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere...


Tutti ormai lo chiamavano don Ciccio. Era il dottor Francesco Ingravallo comandato alla mobile: uno dei più giovani e, non si sa perché, invidiati funzionari della sezione investigativa: ubiquo ai casi, onnipresente su gli affari tenebrosi. Di statura media, piuttosto rotondo nella persona, o forse un po' tozzo, di capelli neri...


Il racconto ci aveva tenuti attorno al focolare col fiato sospeso, ma a parte l'ovvia osservazione ch'esso era raccapricciante, come doveva essere una strana storia narrata la vigilia di Natale in una vecchia casa, non ricordo che suscitasse alcun commento finché qualcuno disse ch'era quello il primo caso...


Parlami, o Musa, dell’uomo versatile e scaltro che andò vagando a lungo, dopo che ebbe distrutto la sacra roccaforte di Troia. Egli vide le città di molti uomini e ne conobbe i costumi: soffrì molte traversie in mare cercando di salvar la sua vita e il ritorno dei compagni...


Qualcuno doveva aver calunniato Josef K. perché senza che avesse fatto nulla di male, una bella mattina lo arrestarono. La cuoca della signora Grubach, la sua affittacamere, che ogni mattina verso le otto gli portava la colazione, quel giorno non comparve. Cosa che non era successa mai. K. aspettò per un poco...


Tutte le famiglie felici sono simili tra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo. Tutto era in scompiglio in casa Oblonskij. La moglie aveva saputo che il marito intratteneva una relazione con la governante francese che era stata in casa loro, e aveva dichiarato al marito di non poter più vivere nella stessa casa con lui...


In una giornata di disgelo degli ultimi di novembre, verso le nove del mattino, il treno di Varsavia filava a tutto vapore, avvicinandosi a Pietroburgo. Il tempo era così umido e nebbioso, che la luce del giorno si diffondeva a stento; a dieci passi di distanza da una parte e dall'altra della ferrovia, era difficile distinguere alcunché attraverso i finestrini...


Chiamatemi Ismaele. Qualche anno fa - non importa quando esattamente - avendo poco o nulla in tasca, e niente in particolare che riuscisse a interessarmi a terra, pensai di andarmene un po’ per mare, e vedere la parte equorea del mondo. E' un modo che ho io di scacciare la tristezza, e regolare la circolazione. Ogni volta che mi ritrovo sulla bocca una smorfia amara...


“Nunc et in hora mortis nostrae. Amen”. La recita quotidiana del Rosario era finita. Durante mezz’ora la voce pacata del Principe aveva ricordato i Misteri Dolorosi; durante mezz'ora altre voci, frammiste avevano tessuto un brusio ondeggiante sul quale si erano staccati i fiori d'oro di parole inconsuete: amore, verginità, morte; e mentre durava quel brusio...


Vedere la mia infanzia? Piu' di dieci lustri me ne separano e i miei occhi presbiti forse potrebbero arrivarci se la luce che ancora ne riverbera non fosse tagliata da ostacoli d'ogni genere, vere alte montagne: i miei anni e qualche mia ora. Il dottore mi raccomando' di non ostinarmi a guardare troppo lontano...


Il mio piu' lontano ricordo e' tinto di rosso. In braccio ad una ragazza esco da una porta, davanti a me il pavimento e' rosso e sulla sinistra scende una scala pure rossa. Di fronte a noi, sul nostro stesso piano, si apre una porta e ne esce un uomo sorridente che mi si fa incontro con aria gentile...


In un borgo della Mancia, che non voglio ricordarmi come si chiama, viveva non e' gran tempo un nobiluomo di quelli che hanno e la lancia nella rastelliera e un vecchio scudo, un magro ronzino e un levriere da caccia....


Hari Seldon... nato nell'anno 11.988 dell' Era Galattica, morto nel 12.069. Nell'attuale calendario dell'Era della Fondazione queste date corrispondono agli anni meno 79 e primo. Figlio di genitori della media borghesia di Helicon, nella regione di Arcturus (dove suo padre era coltivatore di tabacco nelle coltivazioni idroponiche del pianeta)...


Fu il 15 di giugno del 1767 che Cosimo Piovasco di Rondò, mio fratello, sedette per l'ultima volta in mezzo a noi. Ricordo come fosse oggi. Eravamo nella sala da pranzo della nostra villa d'Ombrosa, le finestre inquadravano i folti rami del grande elce del parco. Era mezzogiorno...


Era un vecchio che pescava da solo su una barca a vela nella Corrente del Golfo ed erano ottantaquattro giorni ormai che non prendeva un pesce. Nei primi quaranta giorni lo aveva accompagnato un ragazzo, ma dopo quaranta giorni passati senza che prendesse neanche un pesce, i genitori del ragazzo gli avevano detto...


Uno dopo l'altro, gli sportelli dei vagoni sono chiusi con impeto; forse, pensa un viaggiatore fantastico, dal ferreo destino che, ormai senza rimedio, porterà via lui e i suoi compagni nelle tenebre. La locomotiva fischia, colpi violenti scoppiano di vagone in vagone fino all'ultimo: il convoglio va lentamente...


Richiesto dal conte Trelawney, dal dottor Livesey e dal resto di quei gentiluomini, di buttare giù per iscritto tutti i particolari relativi all'Isola del Tesoro, dal principio alla fine, non omettendo nulla, salvo la posizione dell'isola, e ciò unicamente perché vi è un tesoro non ancora dissepolto, prendo...


Un giovanotto di aspetto semplice e comune era partito in piena estate da Amburgo, sua città natale, diretto a Davos, nel Cantone dei Grigioni, dove contava di rimanere tre settimane in visita presso un suo parente. E' un viaggio lungo da Amburgo fin lassù, troppo lungo anzi in rapporto...


Mio caro Marco, sono andato stamattina dal mio medico, Ermogene, recentemente rientrato in Villa da un lungo viaggio in Asia. Bisognava che mi visitasse a digiuno ed eravamo d'accordo per incontrarci di primo mattino. Ho deposto mantello e tunica; mi sono adagiato sul letto. Ti risparmio particolari che sarebbero altrettanto sgradevoli per te quanto lo sono per me...


Solo i giovani hanno di questi momenti. Non parlo dei giovanissimi. No. I giovanissimi, per essere esatti, non hanno momenti. E' privilegio della prima gioventù di vivere in anticipo sui propri giorni, in tutta una bella continuità di speranze che non conosce pause né introspezioni. Uno chiude dietro di sé il piccolo cancello della mera fanciullezza ed entra in un giardino incantato...


Nominato Ufficiale, Giovanni Drogo partì una mattina di settembre dalla città per raggiungere la Fortezza Bastiani, sua prima destinazione. Si fece svegliare ch'era ancora notte e vestì per la prima volta la divisa di tenente. Come ebbe finito, al lume di una lampada a petrolio si guardò nello specchio, ma senza trovare la letizia che aveva sperato...


Negli anni più vulnerabili della giovinezza, mio padre mi diede un consiglio che non mi è più uscito di mente. “ Quando ti vien voglia di criticare qualcuno” mi disse “ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu.” Non disse altro, ma eravamo sempre stati insolitamente comunicativi nonostante il nostro riserbo...


All’inizio, l’arte del puzzle sembra un’arte breve, di poco spessore, tutta contenuta in uno scarno insegnamento della Gestalttheorie: l’oggetto preso di mira - sia esso un atto percettivo, un apprendimento, un sistema fisiologico o, nel nostro caso, un puzzle di legno - non è una somma di elementi che bisognerebbe dapprima isolare e analizzare , ma un insieme, una forma cioè, una struttura...


Penso che questa storia della mia lunga lotta col padre, che un tempo ritenevo insolita per non dire unica, non sia in fondo tanto straordinaria se come sembra può venire comodamente sistemata dentro schemi e teorie psicologiche già esistenti, anzi in un certo senso potrebbe perfino costituire una appropriata dimostrazione della validità perlomeno razionale di tali schemi o teorie...


Quantunque volte, graziosissime donne, meco pensando riguardo quanto voi naturalmente tutte pietose siate, tante conosco che la presente opera al vostro iudicio avrà grave e noioso principio, sì come è la dolorosa ricordazione della pestifera mortalità trapassata, universalmente a ciascuno che quella vide o altrimenti conobbe dannosa e lacrimevole molto, la quale essa porta alla sua fronte...


Era nella Vesfalia, nel castello del baron di Thunder-ten-tronckh, un giovinetto che aveva avuto dalla natura i più dolci costumi. Se gli leggeva il cuore nel volto. Univa egli a un giudizio molto assestato una gran semplicità di cuore, per la qual cosa, cred'io, chiamavanlo....


Nell’ora di un caldo tramonto primaverile apparvero presso gli stagni Patriarsie due cittadini. Il primo sulla quarantina, con un completo grigio estivo era di bassa statura, scuro di capelli, ben nutrito, calvo; teneva in mano una dignitosa lobbietta, e il suo volto, rasato con cura, era adorno di un paio di occhiali smisurati con una montatura nera di corno...


Ci sono, nell’aria che respiriamo, i cosiddetti gas inerti. Portano curiosi nomi greci di derivazione dotta, che significano “il Nuovo”, “il Nascosto”, “l’Inoperoso”, “lo Straniero”. Sono, appunto, talmente inerti, talmente paghi della loro condizione, che non interferiscono in alcuna reazione chimica, non si combinano con alcun altro elemento, e proprio per questo motivo sono passati inosservati per secoli...


Il 5 maggio 1796 il generale Bonaparte entrò in Milano a capo di quella giovane armata che aveva varcato il ponte di Lodi e appreso al mondo che dopo tanti secoli Cesare e Alessandro avevano un successore. I prodigi d’ardimento e di genio cui l’Italia assistette nel giro di qualche mese, ridestarono un popolo addormentato...


Di questo non si parlava nei libri, pensai mentre la neve sospinta dal vento entrava dalla porta aperta e mi si posava sulla schiena nuda. Ero sdraiato a faccia in giù sul selciato in una pozzanghera di sporcizia indefinibile con il braccio affondato dentro la mucca che aveva violenti premiti e con i piedi...


-Allora che si fa, eh? C'ero io, cioè Alex, e i miei tre soma, cioè Pete, Georgie, e Bamba, Bamba perchè era davvero bamba, e si stava al Korova Milkbar a rovellarci il cardine su come passare la serata, una sera buia e fredda bastarda d'inverno, ma asciutta. Il Korova era un sosto di quelli con latte corretto e forse, O fratelli, vi siete scordati di com'erano, con le cose che cambiano allampo oggigiorno...


Sono costretto a parlare perché gli uomini di scienza hanno deciso di ignorare i miei avvertimenti senza approfondirne le ragioni. Contro la mia volontà, dunque, esporrò i motivi per i quali mi oppongo alla prevista invasione dell'antartico, e in particolare alla ricerca di fossili su larga scala, alla fusione delle antiche calotte polari e all'interruzione della sterminata monotonia di quelle regioni. La mia riluttanza è acuita dalla consapevolezza che, con tutta probabilità, i miei avvertimenti cadranno nel vuoto...


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