Ecco la mia collezione di versi mono/bivocalici.
Per individuare questi versi ho utilizzato un programma di mia creazione
che potete scaricare liberamente. Sarò
molto grato a chi vorrà segnalarmi altri versi bivocalici, o monovocalici,
della letteratura italiana o straniera.
Monovocalici
d'esser sempre presente (Tasso,
Aminta, atto I, scena II, v.92)
Bivocalici
La Divina Commedia (Dante)
etterna, maladetta, fredda e greve (inferno,VI, 8)
«Pape Satàn, pape Satàn aleppe!» (inferno,VII,
1)
prima ch'altri dinanzi li rivada (inferno, XXVIII, 42)
che seppe far le temperate spese (inferno,XXIX,126)
sette volte nel letto che 'l Montone (purgatorio,VIII, 134)
Onde convenne legge per fren porre (purgatorio, XVI, 94)
o con men che non dee corre nel bene (purgatorio, XVII, 101)
e riprendiene le genti perverse (paradiso, XX, 126)
Il Canzoniere (Petrarca)
fer le tenebre mie (37, 45)
o de le cose belle? (70, 37)
onde 'l motor eterno de le stelle (72,17)
credo che nel terreno (125, 70)
perché 'l verde terreno (128, 21)
et me stesso reprendo (207, 94)
veramente fallace è la speranza (294, 14).
La Secchia Rapita (Pulci)
a preparar segretamente attese: (II, 27)
e Sant'Andrea che padre è de la neve; (III, 62)
tra la gente pedestre e la calpesta (VI, 26)
Orlando Innamorato (Boiardo)
Fece la gente ne l'arme asembrare, (I-I, 6)
Sopra l'alfana, con tanta baldanza, (I-IV, 73)
E come fo nel loco dove volse (I-V, 32)
Cresce la fame, e la speranza manca. (I-VI, 16)
Però che, come Oberto se scoperse, (I-XXI, 19)
E per le corne e pel dosso peloso (I-XXIV, 32)
E per farla campare è bene attesa (I-XXIX, 35)
Che restarà la scarpa ne la panza. (II-XII, 51)
Secretamente facea gente armare (II-XX, 38)
Al re se aventa da la banda manca, (II-XXVIII, 24)
Alla presente etade e alla passata, (II-XXX, 1)
Orlando Furioso (Ariosto)
che Merlin, che 'l ver sempre mi predisse (III, 12)
Soletto lo trovò, come lo volle (VII ,53)
prese, non conoscendolo, conforto (VIII,46)
la gente era attendata alla campagna (IX,2)
per la staffa tener, che ne scendesse (X,39)
cader de la padella ne le brage (XIII,30)
che men degne non son ne le lor gonne (XIII,57)
avea legate a Venere ed a Marte (XV,56)
e spalle e gambe ed altre membra sparte (XVIII,20)
e per la fretta ch'ella n'ebbe, avenne (XVIII,111)
potrà salvar, non avrà fatto poco (XVIII,157)
che non seppe tener strette le cosce (XX,131)
dove pensò che 'l loco esser dovesse (XXIII,19)
prese la carta Bradamante, e lesse (XXX,78)
De le lor donne e de le lor donzelle (XXXI,61)
Di te sentì predir le stelle fisse (XXXVI,64)
La speme, la credenza, la certezza (XLIII,23)
Si vede per gli esempi di che piene (XLV,4)
Gerusalemme Liberata (Tasso)
Sparsa è d'arme la terra, e l'arme sparte (VI, 48)
che deve de la spada esser erede. (VIII,24)
né tremoto, né folgore, né vento, (XIII,
24)
Ben se l'ode Goffredo e ben se 'l vede, (XIII, 70)
e perché mal capace era la barca, (XIV, 58)
vede che 'l mal da la stanchezza nasce (XIX ,112)
Aminta (Tasso)
e di cigni e di ninfe e di sirene (1, II, 276)
non possono per prego né per dono (2, I, 22)
ch'apprestata m'avea (3, II, 111)
come mostrò morendo (4, II, 172)
de le nostre dolcezze (5, I, 152)
e dar legge a la mente (ep. 127)
I Canti (Leopardi)
Endecasillabi
Non io d'Olimpo o di Cocito i sordi (Bruto minore, 106)
Diè nelle genti; e per virili imprese, (Ultimo canto
di Saffo, 53)
Che nella ferma e nella stanca etade, (Al conte Carlo Pepoli,
116)
Settenari
Legge arcana farebbe (Bruto minore, 69)
Ma non cognato al nostro (Alla primavera, 77)
Se dell'eterne idee (Alla sua donna, 45)
Spente le stelle in ciel. (Il risorgimento, 25)
La stanca fantasia; (Il risorgimento, 31)
Ogni conforto mio (Il risorgimento, 152)
A che tante facelle? (Canto notturno di un pastore errante dell'asia,
87)
Che degli eterni giri, (Canto notturno di un pastore errante
dell'asia, 102)
Passata è la tempesta: (La quiete dopo la tempesta, 1)
Nella terrena stanza, (Il pensiero dominante, 145)
Ogni conforto stolto (Amore e morte, 120)
Ebber solo conforto, (Sopra un bassorilievo antico sepolcrale,
70)
Desiderii infiniti (Sopra il ritratto di una bella donna, 39)
Che nell'altra è la strage, (La ginestra, 234)
Di Capri la marina (La ginestra, 256)
Dal bosco alla campagna, (Imitazione, 6)
E i servigi diversi (Scherzo, 9)
Adelchi (Manzoni)
stende l'estremo vel (atto IV, scena I)
trafitti impallidir (atto IV, scena I)
Lievi pensier virginei (atto IV, scena I)